Sì, lo ammetto. Scrivere di spazzatura non mi gratifica. Non dico che vorrei far volare il mio intelletto fino a chissà quali altezze (ognuno conosce i suoi limiti) ma, dico, potrei almeno occuparmi di argomenti frivoli quanto si vuole, però almeno eleganti e raffinati.
Invece eccomi qua, di nuovo a rimestare come un rattus norvegicus in mezzo ai rifiuti. Qualcuno (qualche abitante dei territori al di sopra della Linea Gotica, qualcuno di quei simpatici signori che ogni tanto indossano la camicia verde e fanno rifornimento di quarti di vino fino a superare ogni limite di tasso alcolemico previsto per qualsiasi attività.... e che pure, in questo momento, sono i veri padroni dell'Italia) potrebbe rispondermi: ma che vuoi, terùn, di cosa ti vuoi occupare, te che appartieni a quella razza inferiore che ha prodotto gente come Bassolino e Iervolino. E, visto che Bassolino, almeno una volta, l'ho votato (ma dovevate vedere le alternative...), neppure saprei cosa rispondergli.
Con notevole spirito di osservazione, qualcuno ha notato che l'emergenza del 2007-2008 è stata una montatura mediatica intesa a screditare il governo di centro-sinistra per provocarne una più rapida caduta (che noia, questa gente che non sa aspettare nemmeno pochi mesi) e orientare gran parte dell'elettorato indeciso verso tutt'altre direzioni. In effetti, nessuno può dirlo meglio di noi che ci stiamo in mezzo. Nel 2007 eravamo sommersi dai cumuli di immondizia fino al collo, ma nel 2004 ne abbiamo visti di alti fino ai secondi piani delle case, solo che allora chi controllava l'informazione nazionale stava al governo e non aveva interesse a mettere in piazza i panni sporchi (espressione quanto mai appropriata). Anche per quanto riguarda la criminalità, l'emergenza sicurezza e tutti i bla bla bla conseguenti si stava peggio nel 2004 che nel 2007, e non c'era neppure stato l'indulto. Peccato che la gente abbia la memoria corta... per quanto, a certi livelli, più che di memoria corta parlerei di demenza precoce.
Comunque, godetevi le mie nuove cartoline. Immaginate un sereno sabato d'autunno, 20 settembre 2008: scena idilliaca nei limiti di quanto lo consente un paesaggio urbano, qualcosa stile film americano degli anni '60, manca solo una canzone di Burt Bacharach come colonna sonora; una coppia di coniugi prossimi alla mezza età che fanno un giro di spese (nessuna illusione: hard discount e simili), la moglie che entra in un negozietto di abbigliamento low cost e comincia a dare un'occhiata. Lo sapete come sono fatte le donne: minimo mezz'ora persa, se va bene. Allora quel perdigiorno del marito cosa fa? Va in giro e, novello Robert Capa, si mette a fotografare i cumuli di spazzatura. Cito Robert Capa senza ironia: lui è saltato su una mina, io ho rischiato di essere travolto da due tamarri su uno scooter (tutti e due sullo stesso scooter e rigorosamente senza casco) mentre prendevo l'inquadratura in mezzo alla strada. Tutto questo nella zona del mercato settimanale (che doveva tenersi il giorno dopo) di Santa Maria Capua Vetere, Italia (o, forse, Burundi?), nel paese dell'emergenza risolta. Evvai!