...e anche perché oggi è stato inaugurato il termovalorizzzatore di Acerra. Ma va'... a quanto sembra, i nostri problemi ambientali cominciano a essere definitivamente risolti. Peccato che nessuno, qui, se ne sia accorto.
Intanto il termovalorizzatore, si dice, è stato progettato per bruciare tre volte la spazzatura che una regione come la Campania dovrebbe produrre se praticasse regolarmente la raccolta differenziata. Inoltre, le nuove leggi sull'emergenza rifiuti prevedevano che si potesse smaltire l'eccdenza di una regione sfruttando le strutture di un'altra. Insomma, anche se riuscissimo a giungere a quel cambiamento epocale di abitudini che ci renderebbe puliti o almeno un po' meno zozzi, comunue siamo destinati a viverci in mezzo, alla spazzatura. Solo che sarà quella degli altri. Magari gli stessi che non hanno voluto la nostra quando a noi arrivava al collo.
D'altronde qui, alle politiche, B. ha vinto a mani basse. E' vero che Bassolino & Iervolino gli hanno servito su un piatto d'argento la miglior campagna elettorale possibile ma, tutto sommato, gli elettori lo sapevano benissimo, chi e cosa c'era dietro. Ora, avete voluto la bicicletta: bene, pedalate.
Intanto ieri ho visto "Fortapàsc", il film dedicato alla memoria di Giancarlo Siani. Un bel film, d'altronde Marco Risi è uno che ci sa fare. Forse è troppo presto per fare commenti. A me resta (non da ieri sera ma dal lontano 23 settembre 1985, vivevo anch'io a Napoli, ero studente) il pensiero di una giovane, felice e bella vita spezzata da personaggi che, se esistesse davvero una giustizia, non dovrebbero essere mai neppure esistiti. Invece ci sono e se la spassano (non più loro ma i loro cloni) oggi più che mai. Non so se l'utilità o meno della morte di Giancarlo cambi qualcosa per lui (potendo tornare indietro e scegliere, rifaresti le stesse cose?) ma è molto, molto peggio pensare che neppure sia servita a nulla. Forse quando andiamo alle manifestazioni, sfiliamo, ci facciamo sentire, sappiamo benissimo che le cose non cambieranno ma, appunto, sentiamo di dover insistere proprio per non abbandonarci a pensieri come questo.
giovedì 26 marzo 2009
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